Stagione 1 🎧 Episodio 22: Ludwig – Il serial killer nazista (Parte 1)Tra il 1977 e il 1984, i crimini del serial killer Ludwig seminano il terrore nell’Italia nord-orientale e in Germania dell’Ovest, lasciando dietro di sé almeno 15 vittime, di cui 10 accertate.La spietata ricerca di “purificazione” della società lo rende uno dei criminali più inquietanti della storia europea.Ma si trattava di una o più persone? O, addirittura, un’intera organizzazione?Ludwig uccide, probabilmente, la prima volta nel 1977, ma i primi omicidi non sono mai stati provati.Si tratta di senzatetto, prostituite e omosessuali.🎧 I due fratiIl 20 luglio 1982, a Vicenza, alle otto e mezza di sera, sul Monte Berico, due frati, Mario Lovato e Giovanni Battista Pigato, stanno facendo la solita passeggiata serale quando vengono assaliti, aggrediti ed assassinati con una scure a lama larga e una mazza di ferro. Uno dei due religiosi muore sul colpo, l’altro perde conoscenza e muore dopo qualche ora.I frati appartengono ad un ordine progressista che tollera e perdona i peccati. Ludwig non tollera i peccati. Il duplice omicidio verrà rivendicato, con le seguenti parole: “Siamo gli ultimi eredi del nazismo, il fine della nostra vita è la morte di coloro che tradiscono il vero Dio”.Sulle lettere inviate ai giornali, simboli nazisti e la firma Ludwig.Il carattere grafico dei volantini ricorda le rune.🎧 Il parroco Il 26 febbraio 1983, a Trento un prete passeggia in via Giardini dopo aver celebrato messa nella chiesa di Santa Maria del suffragio. Si avvia verso il convento dove alloggia e, davanti al cancello, viene aggredito e colpito alle spalle con un martello, cadendo al suolo. Un altro sacerdote vede la scena dalla finestra della sua stanza e si precipita in soccorso della vittima dell’aggressione, ma troppo tardi, perché l’ombra che aveva visto è già fuggita e il sacerdote ha riportato ferite molto gravi. La scena è davvero raccapricciante: al sacerdote aggredito hanno conficcato nel collo un punteruolo con un crocifisso e morirà dopo 10 giorni di agonia. 10 colpi di martello hanno provocato la frattura del cranio del prete settantenne.Don Armando Bison è finito nel mirino di Ludwig perché appartenente all’ordine dei Venturini, la congregazione di “Gesù sacerdote”, simbolo di progressismo perché comprensivo e tollerante verso le tentazioni. Anche questo omicidio viene rivendicato da Ludwig, che fa una crociata alla Chiesa moderna.🎧 Il cinema porno Il 20 maggio 1983, viene recapitata all’Ansa di Milano una lettera proveniente da Bologna, con la rivendicazione di un altro delitto, definito, nella lettera, “il rogo dei cazzi”, ovvero l’attentato al cinema a luci rosse di Milano, l’”Eros Sexy Center”, avvenuto il 14 maggio 1983. Trenta spettatori sono presenti nella sala per il film “Lila, profumo di femmina”, quando, all’inizio del secondo tempo, i presenti sentono un forte soffio: il fuoco si sta propagando dall’ultima fila, alimentato dalla benzina versata sul pavimento. Uno spettatore resta imprigionato in un bagno, gli altri spettatori, con il fuoco ai piedi, tentano di fuggire, ma le porte d’emergenza sono invase dal fuoco. Il rogo brucia completamente il cinema e gli edifici accanto. Sei persone muoiono e molte altre rimangono ferite.🎧 La discoteca di MonacoIl 18 gennaio 1984, con una nuova lettera, Ludwig cita il rogo de “La casa Rossa” di Amsterdam, un locale erotico, e di quello della discoteca Liverpool di Monaco di Baviera. “Al Liverpool non si scopa più. Ferro e fuoco sono la punizione nazista”, si legge nella delirante lettera in cui l’incendio viene definito “lo spettacolo pirotecnico di Monaco”. Non ci sono prove che Ludwig sia stato ad Amsterdam, ma che abbia varcato il territorio italiano per recarsi a Monaco è plausibile: come vedremo, un sospettato ha lì una casa di famiglia.Il 7 gennaio 1984, infatti, un sabato sera, il Liverpool, la discoteca più alla moda della città, è affollatissima. I locali si trovano in un seminterrato che si raggiunge attraverso una scala. E proprio da lì, vengono lanciate due borse da viaggio piene di benzina, che prende fuoco in pochi istanti. Il fuoco si propaga. Una cameriera, Corinne Tattarotti, figlia di un reporter italiano, perde la vita. Sul luogo viene rinvenuta una sveglia di marca Deter e numero di serie 520-708, esattamente quella citata nella lettera della rivendicazione.E la stessa che, la madre di uno dei sospettati, dichiarerà essere di proprietà della sua famiglia.🎧 La discoteca di CastiglioneIl 4 marzo 1984 a Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova, è l’ultima domenica di Carnevale e nella discoteca “Melamara” è in corso una festa a tema. I presenti si divertono, ballando al ritmo della musica proveniente dalla consolle del DJ Rudy Franceschi, mentre due uomini se ne stanno in disparte, vestiti da Pierrot, tenendo in mano una borsa da viaggio ...
Show More
Show Less