• #42 /// Fino a sanguinare: psicopatologia dell'esistenza, sul crack
    Oct 24 2024
    Amo l’apparizione del tessuto
    quando una, due, più volte
    manca il fiato e infine arriva
    il sospiro che risana.
    E tracciando verdi forme,
    quasi archi di vele in regata
    gioca lo spazio assonnato,
    bambino ignaro della culla.

    E dallo spazio esco nel giardino
    incolto delle grandezze,
    strappo l’immaginaria costanza,
    l’autoconsenso delle cause.
    E il tuo manuale, infinità, io leggo
    da solo, lontano dagli uomini:
    selvaggio erbario senza foglie,
    libro di problemi delle radici enormi.

    Osip Mandel’štam
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    7 mins
  • #41 /// Omissis: decomposizioni, ketamina, ego death, travaglio vs lavoro
    Aug 11 2024
    La maggior parte delle persone dipendenti da sostanze è anche dipendente dal pensiero, nel senso che ha una relazione compulsiva e malsana con il proprio pensiero.
    David Foster Wallace, Infinite Jest, 1996


    La droga mi serve a riempire il vuoto, e mi aiuta anche a soddisfare il mio bisogno di distruggere me stesso.
    Irvine Welsh, Trainspotting, 1993
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    20 mins
  • #40 /// Cupio dissolvi: ultime volontà, Morselli, sul vivere postumi
    Jun 9 2024
    Ognuno di noi muore solo e muore interamente: sono due verità che i più rifiutano, giacché i più durante tutta la loro vita sonnecchiano e quando stanno per morire temono di svegliarsi. La solitudine è una scuola di morte e l’uomo comune non la frequenterà mai, l’integrità non si ottiene altrove, essa è dunque la ricompensa della solitudine, e se si dovessero suddividere gli uomini, essi formerebbero tre razze: i sonnambuli, che sono un esercito; i ragionevoli e sensibili, che vivono su due piani e, sapendo ciò che a loro manca, si sforzano di cercare ciò che non trovano; gli spirituali nati due volte, che vanno alla morte con passo uniforme per morire soli e morire interamente, quando non si dia il caso che scelgano loro il momento, il luogo e il modo, a dimostrazione del loro disprezzo per le contingenze. I sonnambuli sono gli idolatri; i ragionevoli e sensibili i credenti; gli spirituali nati due volte adorano in cuor loro ciò che i primi non immaginano e i secondi non concepiscono, perché sono uomini compiuti e in quanto tali non vanno a cercare, e tanto meno ad adorare, qualcosa che hanno già trovato, poiché sono essi stessi questo qualcosa.
    ///
    Albert Caraco
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    14 mins
  • #39 /// Alle gegen alle: ermeneutica del contrasto
    May 21 2024
    Ai popoli che diventano fiacchi e miserabili si può consigliare come rimedio la guerra, nel caso cioè che essi vogliano ad ogni costo continuare a vivere : giacché esiste per la tisi dei popoli anche una cura della brutalità. Ma l'eterno voler vivere e non saper morire è già di per sé un segno di senilità del sentimento: quanto più pienamente e validamente si vive, tanto più presto si è pronti a sacrificare la vita per un unico sentimento buono. Un popolo che viva e senta così non ha bisogno delle guerre.
    Friedrich Nietzsche, Umano troppo umano II, 1879/80
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    16 mins
  • #38 /// Fascinazione della cenere: eroina, realismo capitalista, overdose
    Apr 14 2024
    Le tossine più nocive del capitalismo egoista, sono quelle che sistematicamente incoraggiano l’idea che la ricchezza materiale sia la chiave per la realizzazione personale, che i ricchi sono i vincenti e che per puntare in alto non serve altro che lavorare sodo, indifferentemente dal retroterra familiare, etnico o sociale di provenienza. Se poi non riesci, l’unico da biasimare sei tu.

    Mark Fisher - Realismo capitalista
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    25 mins
  • #37 /// Rosso epistassi, o di come Lenin mi ha salvato la vita
    Jan 5 2024
    • Non si può capire la Russia con la mente | nella Russia si può solo credere.
    Fëdor Ivanovič Tjutčev

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    26 mins
  • #36 /// Verso la fiamma: Skrjabin, sinestesie atonali
    Dec 6 2023
    Spesso penso alla morte
    al modo in cui dirò addio alla vita
    a come avrò la bocca in quell’istante
    le mani il corpo.
    Vorrei morire mi dico
    senza saperlo
    a tradimento
    in un momento
    in cui non me l’aspetto.
    Ma ecco che l’alba
    riaffiora assurdae la vita ridiventa
    l’incontenibile gioco.

    /// Salvatore Toma - Canzoniere della morte
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    14 mins
  • #35 /// Aprire il fuoco: che cos'è un dispositivo? Among the matasse multilineari e schizoanalisi
    Jun 29 2023
    Ovunque sono macchine, per niente metaforicamente: macchine di macchine, coi loro accoppiamenti, colle loro connessioni. Una macchina-organo è innestata su una macchina-sorgente: l'una emette un flusso, che l'altra interrompe. Il seno è una macchina che produce latte, e la bocca una macchina accoppiata a quella. La bocca dell'anoressico oscilla tra una macchina da mangiare, una macchina anale, una macchina da parlare, una macchina da respirare (crisi d'asma). Così si è tutti bricoleurs; a ciascuno le sue macchinette. Una macchina-organo per una macchina-energia, sempre flussi e interruzioni. Il presidente Schreber ha i raggi del cielo nel culo. Ano solare. E state certi che funziona; il presidente Schreber sente qualcosa, produce qualcosa e può farne la teoria. Qualcosa si produce: effetti di macchine, e non metafore.
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    L'Anti-Edipo, 1972 di Gilles Deleuze e Félix Guattari
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    16 mins