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Negli ultimi cinquant'anni mafia, camorra e criminalità comune hanno compiuto una mattanza che non ha eguali in nessuna parte del mondo: l'Italia è il Paese con il maggior numero di vittime che appartengono alla società civile, al mondo delle professioni, alla Chiesa, alle forze dell'ordine e alle istituzioni. Il lungo elenco dei delitti "eccellenti" comprende politici, magistrati, giornalisti, docenti universitari, avvocati, poliziotti, carabinieri, parroci. Uomini che hanno scelto di mettere l'amore per la giustizia e la verità al primo posto: una scelta che è costata loro la vita.

In 1934, at age 51, Elsa’s sheltered life in Mussolini’s Fascist Italy changes remarkably when she and her husband, Paul, purchase the Pensione Alexandria overlooking the Mediterranean in Naples. When war breaks out in Europe and Italy sides with Germany, Elsa and her family’s fears are quickly realized. The growing sense that the atrocities in German-occupied lands will soon occur in Italy forces them to sell their pensione and attempt a desperate journey to safety in America.

Ma davvero è successo tutto questo? Una cavalcata in quel vero romanzo che è stata l'Italia degli ultimi trent'anni. È come guardare un film sulla nostra vita, in cui gli avvenimenti sono raccontati mentre succedono. Si comincia con Aldo Moro nella prigione del popolo, nell'anno che ha cambiato tutto. E poi, l'ascesa della mafia, il rapporto stretto tra crimine e potere, la guerra e i segreti di Cosa Nostra, i morti e i soldi che li hanno accompagnati.

Una síntesis magistral de la totalidad de la vida romana, desde su fundación hasta su ocaso a manos de los bárbaros. En esta obra, Miguel Ángel Novillo López, emprende la necesaria labor de resumir los quince siglos de la existencia de la cultura romana con fin de crear una obra altamente didáctica, amena y rigurosa. Una ventana limpia a la civilización que sentó las bases de nuestro modo de vida actual.

Pur con qualche intoppo e sotto una pioggia torrenziale, quello dell'apertura dell'Esposizione internazionale è un giorno di festa: alla presenza del re, della regina e di ministri e capi di stato di molti paesi, i visitatori possono finalmente accedere all'area di 980.000 metri quadrati fra la Piazza d'Armi e il Parco Sempione, collegati da una ferrovia elettrica sopraelevata, ed entrare negli oltre 200 edifici e padiglioni.

9 maggio 1936: alle 22:30 il duce annuncia dal balcone di Palazzo Venezia "la riappropriazione dell'impero sui colli fatali di Roma". È l'apice del successo di Mussolini: finalmente può vantare il suo Impero, che "porta i segni indistruttibili della volontà e della potenza del Littorio romano". Sono passati pochi mesi dall'inizio della campagna d'Etiopia, quando il duce ha fatto il suo ingresso nelle competizioni coloniali, dettato da motivi di prestigio "nazionale" e di consenso interno.

Il processo che ha portato all'Unità d'Italia è stato lungo e violento. Guerre e rivolte si sono alternate a alleanze di comodo e indigesti trattati di pace. Scambi di territori sono stati spesso legittimati da plebisciti.

Armamento, addestramento, disciplina. È questa miscela il segreto che rende invincibile l'esercito romano, tra i più efficienti di ogni epoca? Dove sono altrimenti le radici della sua superiorità? Forse nel numero degli effettivi disponibili o nei vantaggi offerti dal progresso di una superiore tecnologia. Neanche. Non è il numero, perché le forze, dall'inizio almeno dell'impero, sono assai ridotte rispetto all'immane compito loro proposto. Non è tecnologia, seppure certamente efficiente, funzionale, adattabile. La potenza dell’apparato bellico romano viene da altro.

Molti pasticcieri svizzeri furono cacciati da Venezia, la loro arte si diffuse così in tutta Europa. Mazzini, amante delle torte e gran cuoco, unì l'Italia anche grazie alle ricette dei dolci svizzeri, sapendo abilmente mischiare ingredienti del Sud e del Nord.

Quale storia ci racconterebbe la piazza centrale di una città, se potessimo intervistarla? Stefano Massini prova a dare, a suo modo, una risposta alla domanda, e lo fa inventandosi un dialogo con la piazza, presentata come un essere in carne e ossa, fiero di ricostruire fatti e misfatti di cui nei secoli è stata scenario. Ed è proprio dalla piazza che si snoda un racconto fatto di aneddoti, curiosità, personaggi, dove le grandi vicende della Storia si intrecciano con la quotidianità verace, in un rincorrersi di suggestioni e di colori, di eventi epocali e di voltapagina.

Espartaco es la figura central en los primeros capítulos de este audiolibro. Condujo a los esclavos a rebelarse contra los opresores romanos e hizo un impacto significativo. Su nombre será recordado en la historia debido a sus actos heroicos.

Roma tenía buenos y malos emperadores, egoístas y desinteresados. Algunos eran sabios, otros eran tontos. Y cada uno dejó su legado y su impronta en los conceptos históricos del propio imperio romano. En este libro, exploraremos los detalles de varios de estos emperadores, especialmente algunos de los más conocidos que han sido cuidadosamente seleccionados por los editores de este libro.

"La nuova Gerusalemme, la teca in cui sono esposti i martiri di Dio": questa è Roma per il pellegrino medievale che incise queste parole in un graffito. Roma è la città del papa, depositaria dell'ordine e della sapienza del passato cristiano, la città scrigno di preziosissime reliquie, dove il visitatore poteva venerare i santi, assistere alle meravigliose cerimonie religiose, guadagnarsi le indulgenze sempre più generose concesse ai pellegrini ed essere liberato da tutte le pene accumulate con i propri peccati da scontare in purgatorio.

La storia napoletana è legata strettamente alla sua gente e, in particolare, agli scugnizzi. I ragazzi di Napoli sono presenti in ogni epoca: lazzaroni, guagliuni, sciuscià rappresentano il carattere intrinseco e forse l'emblema del popolo partenopeo. Ma dietro la facciata oleografica che li vuole sempre sorridenti e distesi al sole - a cogliere il lato divertente della vita - esistono storie di miseria, di dolore e di degrado.

Se in questo audiolibro cercate un valore letterario potete richiuderlo subito. Se invece volete conoscere la storia di una straordinaria comunità di studenti universitari, nell'avvicendarsi di cinque o sei generazioni, e la volete sentire dalla viva voce del più atipico, incredibile, geniale dirigente mai apparso all'orizzonte del mondo accademico italiano, ascoltate fino in fondo. Troverete la vicenda affascinante, variopinta, lontana da ogni stereotipo, del pensionato dell'Università Bocconi.

In the summer of 1849, Giuseppe Garibaldi, Italy's legendary revolutionary, was finally forced to abandon his defense of Rome. He and his men had held the besieged city for four long months, but now it was clear that only surrender would prevent slaughter and destruction at the hands of a huge French army. Against all odds, Garibaldi was determined to turn defeat into moral victory.

Ottantacinque morti, oltre duecento feriti, una città in ginocchio, un Paese già martoriato da anni di terrorismo e guerriglia urbana precipitato in una notte ancora più fonda. È la strage di Bologna, 2 agosto 1980, la più grave della storia della Repubblica. L’unica per la quale siano stati individuati, e puniti, dei colpevoli.

In Red Sauce, Ian MacAllen traces the evolution of traditional Italian-American cuisine, often referred to as "red sauce Italian," from its origins in Italy to its transformation in America into a new, distinct cuisine. It is a fascinating social and culinary history exploring the integration of red sauce food into mainstream America alongside the blending of Italian immigrant otherness into a national American identity.

Quando nel giugno 1941 Hitler scatenò l'"operazione Barbarossa" contro l'Unione Sovietica, avrebbe fatto volentieri a meno dell'aiuto italiano; l'Italia, aveva scritto a Mussolini, avrebbe giovato di più concentrando il suo impegno in Nordafrica. Ma Mussolini voleva esserci a tutti i costi, e fece costituire il Corpo di spedizione italiano in Russia (Csir), che a metà luglio partì per il fronte orientale. Un anno dopo, unito a nuovi corpi d'armata nell'Armir (Armata italiana in Russia), fu schierato sul Don.

Between 1950 and 1970, the Vatican and the American Catholic Church sent nearly four thousand Italian children to the United States for adoption into “good” Catholic homes. With the religious stigma of unwed motherhood turning families against daughters and a Church and State wanting “illegitimate” children sent abroad, mothers were lied to, given forms to sign that they didn’t understand, or even told their baby had died, all to further supply this international adoption pipeline.