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Gregorio Bajocchi è un uomo di successo: esperto di finanza, avvocato, possiede la Conventina, un’azienda agricola di oltre mille ettari adagiata sulle colline tra Po e Appennino. La tenuta appartiene alla sua famiglia da sempre ma quando Gregorio l’ha ereditata, dopo la morte prematura di entrambi i genitori, aveva solo diciassette anni. A quel tempo, erano stati i contadini, lì da generazioni, a prendersi cura della proprietà consentendo all’azienda di prosperare e a Gregorio di studiare. Ormai adulto e in grado di occuparsi della Conventina, Gregorio sposa Cora, che conosce fin da ragazzo.

Unlike her brother, Saracasi Ocaitchi has always known that her loyalties belong to the ideals of freedom and democracy, not the government of the Alliance, and that protecting those ideals would require a fight. But now that the rebellion she has dreamed about has finally begun, she must come to terms with what that truly means: for herself, for her brother, and for all of the people who will die in the coming war.

Svante, Cecilia och deras två döttrar är på väg till bästa vännerna Henning och Karens sommarstuga på Österlen. Där ska de som vanligt tillbringa en av sommarens hetaste semesterveckor och låta sina stadsbarn få njuta av livet på landet. Men redan första kvällen ställs allt på sin spets när Henning och Karen ber Svante att bli spermadonator, eftersom Henning inte kan ge Karen det hon längtar efter. Samtliga relationer sätts på prov och en förödande hemlighet som får dramatiska följder rivs upp.

Un romanzo autobiografico, delicato e pieno di ironia, che racconta gli anni della Seconda guerra mondiale visti dagli occhi di una bambina ebrea. Trasferitasi da Torino a Roma, la piccola viene nascosta in un convento cattolico per sfuggire alla deportazione. Qui la sua identità religiosa vacilla e il rapporto con la madre si fa difficile. Ma sarà proprio lei, a guerra terminata, a dire alla figlia: non sei una bambina ebrea, sei una bambina e basta.