• 3.2 Radura || La violenza dell'argine

  • Oct 28 2024
  • Length: 1 hr and 1 min
  • Podcast

3.2 Radura || La violenza dell'argine

  • Summary

  • I corsi d'acqua, è scontato dirlo, hanno avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo delle società umane. I fiumi ed i bacini idrici in generale hanno rappresentato non solo riserve per bere, per irrigare i campi ed abbeverare il bestiame, ma con l'avvento della società industriale una riserva di energia meccanica fondamentale. Gli scheletri delle industrie che hanno rappresentato gli albori del capitalismo italiano costellano le nostre valli montane. Con il passare del tempo l'energia meccanica e poi quella idroelettrica generata dai bacini idrici è diventata via via più marginale a favore di altre fonti che hanno permesso alle industrie di superare i limiti territoriali e quantitativi che la dipendenza dal fiumi e dalle dighe imponevano. Eppure oggi ci troviamo di fronte a quello che sembra essere un nuovo ciclo di artificializzazione dei bacini idrici che riguarda tutto l'arco alpino, ma non solo. In questa puntata approfondiremo il tema partendo da due esempi: quello del Tagliamento tra il Friuli-Venezia Giulia ed il Veneto, corso d'acqua considerato l'ultimo grande fiume "naturale" d'Europa, rispetto a cui sono in progetto una serie di grandi opere giustificate in nome della messa in sicurezza del territorio, e quello del progetto della diga sul Sessera, nel biellese, bacino pensato per fornire una riserva idrica alla coltura di riso.

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