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L'amore è un fiume
- Narrated by: Aglaia Zannetti
- Length: 5 hrs and 15 mins
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Summary
La storia è il classico triangolo amoroso: lui, lei, l’altra. Solo che lui (Venâncio) e lei (Dalva) si adorano. Tanto che lui è di una gelosia omicida e, quando vede lei allattare il primo frutto del loro grande amore, strappa il figlio alla madre e lo scaraventa via, uccidendolo – o così sembra. L’altra (Lucy), per converso, è la prostituta più bella e più desiderata della città, ma non da lui, che dopo la tragedia continua a vivere con la moglie, la quale però fa come se lui non esistesse obbligandolo perciò ad andare al bordello per sfogarsi, con la prima che capita. La prima che capita, non la più bella, non la più desiderata, che dunque lui rifiuta sistematicamente, scatenandone la furia desiderante. Lucy farà di tutto per avere Venâncio, fino a ferire Dalva fisicamente. Ma solo il giorno in cui, per puro caso, le scapperà davanti a Venâncio lo stesso gesto di Dalva prima di far l’amore con lui, riuscirà ad accecarlo col suo antico desiderio. E a farsi prendere con tanta passione da rimanere incinta. Senonché questo nuovo bambino cambia ogni cosa. La moglie (amata) e l’amante (tradita) si vedono improvvisamente con occhi diversi. La nuova vita le cambia nel profondo. Da nemiche acerrime si fanno alleate. E quando il “loro figlio” nascerà, Lucy capisce che dev’essere Dalva ad allevarlo e lo dà a lei.
Il modo in cui tutto questo viene raccontato è così sensuale e libertario che il libro non solo regge bene, ma spiazza e rapisce. Indimenticabili i personaggi (soprattutto quelli femminili), la loro forza erotica, la loro capacità di adattamento, la loro allegra generosità così tropicale da far pensare a Gabriela o a Dona Flor di Jorge Amado; e d’altro canto ci sono la condanna esplicita della doppia morale patriarcale, l’orgoglio della perversione sessuale libera e sfrenata, il modo di sbattere in faccia alla mentalità borghese tutta la sua ipocrisia.